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sabato 12 novembre 2011

Viene giu tutto, o forse no.. ma iniziamo da lui!

È finita, forse, dopo immani sputtanamenti internazionali, arrivo ai minimi termini dell'autorevolezza italiana, piegamento delle istituzioni ai propri guai e processi, ieri sera alle 21.41, Berlusconi si è dimesso.



Feste e caroselli improvvisati a Roma e in molte città manco se avessimo vinto i mondiali, sputi e monetine sulle auto blu, ministri e governatori PdL come Formigoni che dimostrano una volta di più il loro stile etico e culturale mandando a fanculo i manifestanti.

E, ovviamente, quando la barca affonda le tope abbandonano la nave, la cui prima delle ultime è stata la Carlucci, su cui mi esimio da ogni giudizio sui trascorsi. Ministri, parlamentari e portaborse cercano di riciclarsi da subito o quanto meno mandare subito nel dimenticatoio le proprie malefatte ed assensi a fatti vergognosi. Alcuni disperati del loro futuro danno l'ennesima dimostrazione delle loro competenze e meriti.

Tutti i giornali del mondo, che già hanno parecchio dato nel passato sul nostro sputtanamento mondiale, hanno riportato la notizia con più o meno giubilo e presa per il culo. Il TIME e l' Economist qui ne sono solo l'ultimo sigillo

In fin dei conti siamo tutti colpevoli, non l'hanno tirato giù i processi, le prostitute, le minorenni, lo smerdamento globale (al G20 a Cannes gli altri ministri andavano davvero scansandolo), l'inattivismo, le grandi opere non fatte mentre un paese frana ad ogni pioggia, le leggi vergogna, le frasi e battute a cazzo (Marco Travaglio ha fatto un ottimo report-elenco qui) né siamo stai in grado di farlo noi, la democrazia, il popolo.
Né tanto meno l'ha fatto istituzionalmente il parlamento,come si è spacciato del merito ancora una volta Bersani (d'altronde il PD è abituato a salire sul carro del vincitore nel totale inattivismo come ha già fatto per la vittoria di Pisapia o De Magistris  e per i Referendum scorsi).
 Berlusconi infatti non ha ricevuto nessuna sfiducia, aveva numeri dubbi e risicati certo, ma avrebbe potuto teoricamente ancora raccattare e comprare parlamentari per sopravvivere, come ha già fatto. Non ha vinto quindi la Democrazia, in qualsiasi sua forma.


Berlusconi è stato sconfitto da se stesso, dal suo egotismo, dall'accentramento dell'immagine dell'Italia nella sua persona e con essa la sua rovina, dei suoi "va tutto bene". Per i mercati, per la grande finanza, la crisi non era solo colpa sua, la crisi ERA lui. 


Ed ora ,con queste dimissioni forzata, l' arrivo di Monti in Italia e di Papademos in Grecia, hanno vinto soprattutto loro, la grande finanza, l'ordine mondiale, per i complottisti.
 Hanno vinto le grandi istituzioni private non ufficiali, più forti anche di Berlusconi e delle democrazie ha vinto il gruppo Bildemberg e la commissione Trilaterale di il professore ne è esimio membro nonna
Non è certo un bene, ma nel breve era purtroppo davvero la soluzione meno peggio. L' Italia preoccupava troppo, con il debito pubblico che ci troviamo e la potenza industriale che siamo il rischio di default dell'Italia è stato più forte anche del nano. Se fosse caduta, se cadesse, l'Italia,  (improbabile secondo alcuni, ma devastante) avrebbe tirato dietro anche Francia e Germania, detentrici di buon parte del nostro debito.  Conseguente ci sarebbe stato il tracollo e lo scioglimento dell'UE (addio euro e mercato unico) una recessione ed un'inflazione paurosa che avrebbe tirato con se anche gli USA, ora in fragile recupero e forse l'occidente intero.

Probabilmente, il Day After Tomorrow finanziario, sarebbe stato probabilmente la consegna economica del mondo nelle mani della Cina e dell'India, i mega creditori, le attuali, vere, superpotenze economiche.
Forse nel lungo termine si sarebbe finalmente rivisto tutto il perverso sistema debitorio mondiale, tornando più verso una economia reale ed industriale e meno derivata, ma nei prossimi 20 anni ce la saremmo vista brutta brutta!!

Cosa ci lascia Berlusconi? Poche sono le leggi degne di nota e davvero positive, quella sul divieto di fumo nei locali, la patente a punti, la legge sullo stalking sono le uniche che passeranno positivamente alla storia. Non ha davvero fatto niente per il paese, niente rispetto al tempo trascorso, alle promesse fatte a soprattutto alla grande maggioranza parlamentare che hanno avuto a disposizione per lungo tempo, come mai prima.

Persino Bersani, nel poco tempo in cui è stato ministro dello sviluppo ha fatto leggi più utili alla gente di quanto abbiano fatto loro, come l'annullamento dei costi di ricarica del telefono (partita però dalla rete) e soprattutto la Legge Bersani sulle assicurazioni, che molte famiglie hanno usato con notevoli risparmi. ma ha anche lasciato un paese sfaldato ideologicamente, annullato nella sua etica e morale, riempito per 17 anni di "avere" invece che di "essere" dove chiunque, vedendo l'esempio principale ha sdoganato moralmente l'arroganza e l'opportunismo, dove non esiste più il "scusami ho sbagliato". Dove apparire ed ostentare ad ogni costo e subito è meglio che crescere onestamente.
Il berlusconismo non morirà purtroppo con lui, perché Berlusconi ha incarnato noi stessi e la nostra voglia di apparenza liberando negli italiani la parte peggiore della loro indole culturale.

Per i miei giudizi sul futuro del nuovo governo Monti e per il mio ennesimo pessimo giudizio sull'opposizione vi rimando a tra qualche giorno.. appena mi torna l'ispirazione de scrive..






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